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La gestione dell’amianto rappresenta una delle sfide più significative per la provincia di Bergamo, un’area dal ricco passato industriale che oggi si confronta con l’eredità di materiali pericolosi come l’eternit, largamente utilizzato in passato per coperture, tubazioni e coibentazioni. Con circa 290.000 metri cubi di materiali contenenti amianto ancora da smaltire e una posizione al terzo posto in Lombardia per patologie correlate, la necessità di interventi mirati è più che mai urgente. In questo scenario, aziende specializzate come Cogesa Srl giocano un ruolo cruciale, non solo nella bonifica, ma anche nel promuovere la rigenerazione urbana e la sicurezza ambientale. Parallelamente, l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Bergamo e le istituzioni locali intensificano gli sforzi per la prevenzione e la sensibilizzazione sui rischi legati all’esposizione all’amianto.

La Realtà dell’Amianto nella Provincia di Bergamo


La provincia di Bergamo, cuore industriale della Lombardia, è costellata di capannoni, stabilimenti ed edifici privati costruiti tra gli anni ’50 e ’80, quando l’amianto era ampiamente impiegato per le sue proprietà ignifughe, isolanti e resistenti. Con il passare del tempo, l’invecchiamento di questi materiali ha portato al loro degrado, con il rischio di rilascio di fibre nocive nell’aria, pericolose per la salute umana e per l’ambiente.

L’ATS di Bergamo effettua circa 1.300 controlli annuali sulle attività di bonifica, intervenendo con particolare attenzione nei casi di danni alle coperture causati da eventi meteorologici estremi, come tempeste o grandinate, che possono accelerare la dispersione delle fibre.

Secondo i dati più recenti, la presenza di amianto nella provincia rimane significativa, con un impatto rilevante su edifici privati e siti produttivi. La pericolosità dell’amianto deriva dalla sua struttura fibrosa: se inalato, può causare gravi patologie, come l’asbestosi e il mesotelioma pleurico, rendendo la bonifica una priorità sanitaria e ambientale. La Legge 257/1992 ha vietato l’uso dell’amianto in Italia, e il Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL), approvato con la Delibera della Giunta Regionale n. 8/1526 del 2005, ha stabilito obiettivi chiari per il censimento e la rimozione di questo materiale. Tuttavia, la sfida rimane complessa, soprattutto nelle città limitrofe a Bergamo, dove il patrimonio edilizio industriale è particolarmente diffuso.

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Gestione amianto a Treviglio, Seriate, Dalmine, Alzano Lombardo, Romano di Lombardia, Clusone, Stezzano, Osio Sotto, Caravaggio e Ponte San Pietro

La gestione dell’amianto non si limita al capoluogo, ma coinvolge un’ampia rete di comuni limitrofi, molti dei quali caratterizzati da un passato industriale.

Tra le principali città e aree interessate troviamo:

Treviglio: Importante centro industriale e agricolo, con numerosi capannoni che richiedono interventi di bonifica.

Seriate: Vicina a Bergamo, ospita diverse strutture produttive con coperture in eternit ancora da smaltire.

Dalmine: Nota per il polo industriale, è un’area ad alta concentrazione di siti con presenza di amianto.

Alzano Lombardo: Comune con un mix di edifici residenziali e produttivi, dove la bonifica è spesso associata a progetti di riqualificazione.

Romano di Lombardia: Caratterizzato da un tessuto di piccole e medie imprese, con necessità di interventi mirati su capannoni.

Clusone: Situato nella Valle Seriana, presenta strutture più datate che richiedono valutazioni per la conservazione o la rimozione dell’amianto.

Questi comuni, insieme ad altri come Stezzano, Osio Sotto, Caravaggio e Ponte San Pietro, formano una rete di aree in cui l’amianto rappresenta una sfida trasversale, spesso legata alla riconversione di siti dismessi in nuovi spazi abitativi, commerciali o multifunzionali.

Il Problema nei Capannoni e nelle Ex Fabbriche

 

La normativa regionale, come il DDG 13237/2008, ha introdotto un protocollo per valutare lo stato di conservazione delle coperture in cemento-amianto, definendo un Indice di Degrado (ID) che guida le azioni di monitoraggio o bonifica.

Se i danni superano il 10% della superficie, la rimozione diventa obbligatoria entro 12 mesi; in altri casi, si può optare per il monitoraggio biennale o la bonifica entro tre anni. Progetti di Bonifica e Rigenerazione Urbana.

La bonifica dell’amianto non è solo una questione di sicurezza, ma anche un’opportunità per ridisegnare il futuro del territorio bergamasco. Alcuni progetti emblematici dimostrano come la rimozione dell’amianto possa essere il primo passo verso una rigenerazione urbana sostenibile:

Ex Dogana (Bergamo): Quest’area, un tempo adibita a funzioni logistiche, è stata oggetto di un intervento di bonifica che ha riguardato coperture ed elementi strutturali contenenti amianto. La riqualificazione ha trasformato il sito in uno spazio moderno, pronto ad accogliere nuove funzioni urbane.

Gres Hub (ex Gres, Bergamo): Un progetto di “ricucitura urbana” che combina la bonifica ambientale con la creazione di un polo multifunzionale, includendo spazi commerciali, residenziali e verdi. La rimozione dell’amianto è stata un passaggio cruciale per garantire la sicurezza e l’attrattività del sito.

Ex Palazzetto dello Sport (Bergamo): La demolizione di questa struttura ha richiesto un’attenta bonifica preliminare per eliminare l’amianto presente, aprendo la strada a nuove infrastrutture sportive e comunitarie. Questi progetti evidenziano come la bonifica dall’amianto non sia solo un obbligo normativo, ma anche un’occasione per valorizzare il territorio, creando spazi più sicuri, sostenibili e attrattivi per residenti e investitori.

Ruolo di Cogesa Srl: Competenza e Innovazione nella Bonifica

In questo contesto, aziende come Cogesa Srl si distinguono per la loro esperienza e professionalità nella gestione dell’amianto. Con oltre 30 anni di attività, Cogesa è un partner di fiducia per privati, imprese ed enti pubblici in tutta la Lombardia, con un focus particolare su Bergamo e le città limitrofe come Treviglio, Seriate, Dalmine, Alzano Lombardo e Romano di Lombardia. La società è iscritta all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali (categorie 10A e 10B), garantendo interventi conformi alle normative vigenti, tra cui la Legge 257/1992, il D.Lgs. 81/2008 e il PRAL lombardo.

Servizi Offerti da Cogesa Srl

Cogesa offre un servizio completo e integrato per la gestione dell’amianto, che comprende:

Sopralluogo e Valutazione del Rischio: Un team di tecnici qualificati analizza lo stato di conservazione dei materiali, utilizzando protocolli come l’Indice di Degrado per determinare l’intervento più appropriato.

Piani di Lavoro e Notifiche ATS: Cogesa gestisce l’intera documentazione necessaria, inclusa la presentazione dei piani di lavoro all’ATS, garantendo la conformità normativa e l’approvazione entro i 30 giorni previsti.

Tecniche di Bonifica: La società applica le tre principali metodologie previste dalla normativa:

Rimozione: Asportazione completa dei materiali contenenti amianto, seguita dal trasporto in discariche autorizzate.

Incapsulamento: Trattamento delle superfici con resine fibrobloccanti per prevenire la dispersione di fibre. Confinamento: Installazione di barriere o sovracoperture per isolare l’amianto, ideale quando la struttura portante può sostenere carichi aggiuntivi.

Monitoraggio Ambientale: Durante gli interventi, Cogesa utilizza analisi MOCF (Microscopia Ottica in Contrasto di Fase) per monitorare le fibre aerodisperse, garantendo la sicurezza degli occupanti e degli operatori.

Smaltimento Sicuro: I materiali rimossi vengono stoccati temporaneamente in depositi autorizzati e trasportati in discariche specializzate, nel rispetto delle normative ambientali.

Rifacimento Coperture: Dopo la bonifica, Cogesa offre soluzioni per il rifacimento dei tetti, come coperture in lamiera o tetti fotovoltaici, supportando i clienti anche nella richiesta di ecoincentivi.

Un Partner per la Rigenerazione Urbana

Oltre alla bonifica, Cogesa contribuisce attivamente ai progetti di rigenerazione urbana, collaborando con enti pubblici e privati per trasformare aree dismesse in spazi sicuri e funzionali. La rimozione dell’amianto è spesso il primo passo per sbloccare il potenziale economico e sociale di un sito, rendendo Cogesa un attore chiave nella valorizzazione del territorio bergamasco. La società serve oltre 200 comuni in Lombardia, con un’attenzione particolare alla provincia di Bergamo, dove la domanda di interventi di bonifica è in costante crescita.