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Bonifica dell'Amianto a Cantù e Provincia di Como

La bonifica dell'amianto a Cantù e nella provincia di Como è un'attività cruciale per la sicurezza pubblica, regolata da normative italiane rigorose. Gli edifici costruiti prima del 1992 possono contenere materiali contenenti amianto (MCA), vietati dalla Legge 27 marzo 1992, n. 257 (Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13/4/1992). Cogesa SRL, con sede a Cambiago (MI) e operativa a Cantù, offre servizi certificati di rimozione, incapsulamento, confinamento e smaltimento dell'amianto, gestendo anche il censimento obbligatorio presso il Comune di Cantù e l'ATS Insubria.

Normative Italiane sulla Bonifica dell'Amianto: Come Funziona?

La Legge 257/1992 vieta estrazione, produzione, importazione e commercializzazione di amianto e MCA, stabilendo obblighi di monitoraggio e bonifica. Il DM 6 settembre 1994 definisce le tecniche di bonifica (rimozione, incapsulamento, confinamento) e le procedure di sicurezza, mentre il D.lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro) impone la valutazione dei rischi e la formazione per i lavoratori esposti. In Lombardia, la Legge Regionale 17/2003 e il Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAM) regolano censimento e gestione dell'amianto, con obblighi di notifica tramite il Modello NA/1 (DGR 8/2008). Le aziende devono essere iscritte all'Albo Nazionale Gestori Ambientali (Categorie 10A o 10B), e i materiali rimossi devono essere smaltiti in discariche autorizzate con tracciabilità tramite il Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR).

Servizi di Cogesa SRL a Cantù e Provincia

Cogesa SRL, attiva dal 1990, è leader nella bonifica dell'amianto a Como e provincia, incluse Cantù, Milano, Bergamo, Brescia e Varese. I servizi includono:
  • Sopralluogo e Valutazione: Identificazione dei MCA e valutazione del rischio con tecnici qualificati.
  • Bonifica: Rimozione, incapsulamento o confinamento, conformi al DM 6/9/1994.
  • Smaltimento: Trasporto in discariche autorizzate con rilascio del FIR.
  • Servizi Integrati: Rifacimento tetti, lattoneria e installazione di impianti fotovoltaici per la riqualificazione energetica.
  • Pratiche Amministrative: Gestione del Modello NA/1 e del Piano di Lavoro per l'ATS Insubria.
Cogesa SRL è iscritta all'Albo Nazionale Gestori Ambientali, garantendo interventi sicuri e conformi.

FAQ sulla Bonifica dell'Amianto a Cantù

1. È obbligatorio rimuovere l'amianto?

La rimozione è obbligatoria solo per MCA friabili o deteriorati (DM 6/9/1994). Per materiali compatti in buono stato, si può optare per incapsulamento o confinamento, con controlli periodici (DGR Lombardia 8/2008). La scelta dipende dalla valutazione del rischio, effettuata da tecnici qualificati.

2. Come segnalare la presenza di amianto?

I proprietari devono notificare la presenza di MCA all'ATS Insubria tramite il Modello NA/1, indicando localizzazione, tipologia e stato di conservazione. Cogesa SRL assiste nella compilazione e nella gestione delle pratiche burocratiche.

3. Quali sono le tecniche di bonifica?

  • Rimozione: Eliminazione completa dei MCA, obbligatoria per materiali danneggiati, con smaltimento in discariche autorizzate.
  • Incapsulamento: Applicazione di vernici sigillanti per impedire la dispersione di fibre, adatto a materiali compatti in buono stato (DM 20/8/1999).
  • Confinamento: Isolamento dei MCA con barriere fisiche, ideale per aree circoscritte. Richiede manutenzione periodica.

4. Quali sono i costi della bonifica?

I costi variano in base alla tecnica:
  • Rimozione: 15-20 €/m², inclusi smaltimento e sostituzione.
  • Incapsulamento: 10-20 €/m².
  • Confinamento: 10-15 €/m².
Sono disponibili incentivi, come il Bonus Ristrutturazioni (36%) e il Bando ISI INAIL (fino al 65%).

5. Quali sono le sanzioni per la mancata conformità?

La mancata segnalazione di MCA comporta sanzioni amministrative da 2.000 a 25.000 €. L'esposizione colposa a fibre di amianto può portare a sanzioni penali e obblighi di bonifica a spese del proprietario (D.lgs. 81/2008).

6. Come funziona il processo con Cogesa SRL?

Cogesa SRL effettua un sopralluogo, redige il Piano di Lavoro per l'ATS Insubria, esegue la bonifica con operatori qualificati e smaltisce i materiali in discariche autorizzate, fornendo il FIR. L'azienda offre anche soluzioni chiavi in mano, includendo il rifacimento delle coperture.

Vademecum Operativo – Gestione e Bonifica Amianto (Lombardia)

1. Verifica presenza amianto

  • Controllare se l'edificio è antecedente al 1992.
  • Verificare materiali tipici: tetti in eternit, coibentazioni, cassoni, canne fumarie, pavimenti in vinil-amianto.
  • Se si sospetta la presenza → incaricare tecnico qualificato (geologo, ingegnere, ditta abilitata).

2. Segnalazione obbligatoria all'ATS

  • Compilare Modello NA/1 → obbligatorio per ogni immobile con MCA.
  • Inviare all'ATS Insubria (per Cantù / provincia di Como).
  • Dati richiesti: localizzazione, tipo, quantità, stato di conservazione.
⚠️ Mancata segnalazione = sanzioni da 2.000 a 25.000 €.

3. Valutazione dello stato di conservazione

  • Tecnico qualificato compila una scheda di valutazione secondo il D.M. 6/9/1994 (indice di degrado).
  • Risultati possibili:
    • Buono stato → non obbligo di rimozione, ma controllo periodico (almeno ogni 2–3 anni).
    • Degrado/friabilità → obbligo di bonifica.

4. Scelta della bonifica

Tre possibilità, da valutare con il tecnico:
  • Rimozione → obbligatoria se c'è rischio di rilascio fibre.
  • Incapsulamento → sigillare con vernici prodotti protettivi.
  • Confinamento → isolamento con barriere fisiche.

5. Piano di lavoro

  • Se si procede a bonifica: la ditta specializzata (iscritta all'Albo Gestori Ambientali categoria 10) prepara un Piano di Lavoro per l'ATS, almeno 30 giorni prima dell'intervento.
  • Il piano descrive modalità, sicurezza, smaltimento e DPI usati.

6. Intervento e smaltimento

  • La ditta effettua la bonifica secondo il DM 6/9/1994.
  • Amianto rimosso → trasportato in discariche autorizzate.
  • Rilascio del Formulario di Identificazione Rifiuto (FIR) → documento che certifica lo smaltimento a norma.

7. Post-bonifica

  • Possibilità di rifacimento coperture o installazione di fotovoltaico (incentivi cumulabili).
  • Possibile accesso a:
    • Bonus Ristrutturazioni (36%)
    • Bando ISI INAIL (65%)
    • Eventuali bandi comunali/regionali.

Riepilogo per un privato in Lombardia

  1. Verifica presenza → tecnico qualificato.
  2. Compilazione NA/1 e segnalazione ATS.
  3. Valutazione stato (buono/degradato).
  4. Scelta bonifica (se necessaria).
  5. Presentazione Piano di Lavoro ATS tramite ditta abilitata.
  6. Esecuzione e smaltimento con FIR.
  7. Eventuale ristrutturazione + accesso incentivi.

Fac-simile Modello NA/1 – Notifica presenza amianto

Destinatario: ATS Insubria – Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria [Ufficio territoriale competente: es. Como o Varese]

1. Dati del dichiarante (proprietario/amministratore)

  • Nome e Cognome / Ragione Sociale: _______________________
  • Codice Fiscale / P.IVA: _______________________
  • Indirizzo: ______________________________________________
  • Recapito telefonico: __________________________
  • Email / PEC: ___________________________________________
Nota pratica: se l'immobile è condominiale, va indicato l'amministratore in qualità di responsabile.

2. Dati dell'immobile

  • Comune: __________________________
  • Indirizzo: __________________________
  • Foglio catastale: ____ Particella: ____ Subalterno: ____
  • Destinazione d'uso (abitazione, capannone, scuola, ecc.): __________________

3. Tipologia materiali contenenti amianto (MCA)

  • [ ] Copertura in lastre di cemento-amianto (eternit)
  • [ ] Canne fumarie
  • [ ] Tubazioni
  • [ ] Pavimenti vinil-amianto
  • [ ] Coibentazioni impianti / caldaie
  • [ ] Altro (specificare): _______________________

4. Quantità e condizioni di conservazione

  • Superficie/volume MCA: ________ m² / m³ (stima tecnica)
  • Stato:
    • [ ] Integro/Compatto
    • [ ] Deteriorato / Friabile
  • Valutazione rischio: effettuata da tecnico abilitato [ ] Sì [ ] No
Nota pratica: se si allega perizia tecnica con indice di degrado, la pratica è più completa e riduce contestazioni.

5. Dichiarazioni

Il sottoscritto dichiara:
  • di aver accertato la presenza di MCA nell'immobile sopra indicato;
  • di impegnarsi alla sorveglianza periodica del materiale, se non bonificato;
  • di provvedere, se necessario, a incaricare ditta specializzata per interventi di bonifica a norma di legge.

6. Allegati consigliati

  • Fotografie delle aree interessate.
  • Relazione tecnica (se disponibile).
  • Documento identità del dichiarante.

Firma

Luogo e data: _________________________ Firma leggibile: ________________________

Modalità di invio

  • PEC a ATS Insubria: es. protocollo@pec.ats-insubria.it (verificare indirizzo sul sito ufficiale).
  • Consegna a mano o raccomandata A/R all'ufficio protocollo ATS di competenza.
  • Conservare sempre copia protocollata della comunicazione.

✅ Consiglio pratico

L'ATS generalmente non manda conferma di accettazione contenutistica → avere protocollo di invio è sufficiente per dimostrare adempimento all'obbligo legale ed evitare sanzioni.

Informazioni Utili

  • Contatti ATS Insubria: Per notifiche e informazioni, visitare www.ats-insubria.it.
  • Comune di Cantù: Collabora con ATS e ARPA per la gestione delle bonifiche www.comune.cantu.co.it.
  • Cogesa SRL: Per sopralluoghi e preventivi, contattare www.cogesacoperture.com

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